Quella che state per leggere è una verità che tutti, all’interno dell’industria dell’hospitality, sanno già (o dovrebbero sapere): l’email marketing non è mai stato così importante come adesso. Tra le strategie di vendita, quella tramite email continua ad essere estremamente efficace, attestandosi come ottimo strumento di marketing basato sulle permission, quando cioè l’utente fornisce il consenso a essere contattato.
Gli hotel e brand focalizzati su questo tipo di strategia si sono allontanati dalla diffusione di massa di “spam mail” che, molto spesso, ha portato alla cancellazione dalla mailing list del cliente, stanco di vedere intasata la propria casella di posta.
La personalizzazione dei contenuti e la scelta mirata del cliente (ovvero la necessaria targettizzazione), sono invece le strategie vincenti che potrebbero vedere incrementare i fatturati degli hotel. È quindi fondamentale, come prima cosa, segmentare e definire la propria audience, per esempio, inviando contenuti diversi in base al momento in cui l’ospite ha dato il proprio indirizzo email.
Se questo avviene al momento del check-out, si potrebbe mandare un’offerta che includa un riferimento al precedente soggiorno, o se avviene al ristorante, una che includa il menù per la nuova stagione. Questo passaggio richiede certamente un processo di catalogazione iniziale che può risultare difficoltoso e dispendioso, ma una profilazione, anche più essenziale, rimane una conditio sine qua non per l’efficacia di questo canale di marketing.
L’email marketing non può essere considerata una strategia di secondo piano. La tendenza da parte dei dipartimenti di marketing a rincorrere a tutti i costi il miglior ritorno sugli investimenti, porta talvolta a sottovalutare l’importanza di un database di email veritiero, cioè basato sulle effettive permission, e spinge a soluzioni “a basso costo”, basate sull’invio massivo, per nulla performanti secondo i report di settore.
Altrettanto importante è certamente la scelta dei contenuti da inserire. Testi troppo lunghi e immagini poco attrattive, porteranno l’utente a cestinare in pochi istanti la mail e a deviare la propria attenzione verso proposte più accattivanti.
Un approccio possibile per la creazione di contenuti interessanti potrebbe essere quello di interrogarsi sulle ragioni per cui le persone si iscrivono a una mailing list: vogliono ricevere sconti e offerte? Vogliono sapere quali saranno gli eventi del territorio per la prossima stagione? O forse vogliono ricevere delle informazioni sul reparto food&beverage? Esistono strumenti per capire quali sono gli interessi di chi riceve e legge le email, per esempio è possibile testare diversi tipi di contenuti e vedere a quali l’utente risponde meglio (i cosiddetti AB test). O ancora è possibile somministrare un (breve) questionario prima della sottoscrizione, per intercettare i reali interessi. Una volta che si conoscono gli intenti degli utenti, sarà più semplice assegnarli ad un determinato segmento e quindi sottoporgli contenuti più adeguati.
In conclusione, gli aspetti fondamentali nell’ email marketing sono principalmente due:
#segmentazione mirata: mandate email a chi può essere effettivamente interessato a ciò che proponete, definendo in fase preliminare le caratteristiche del proprio pubblico e assumendo grande credibilità anche agli occhi di quest’ultimo
#alta qualità dei contenuti: scrivete “lettere d’amore” ai vostri ospiti facendoli sentire unici, facendo capire loro che state pensando proprio a loro. Contenuti di impatto e foto che parlano da sole devono essere scelti ponendovi una sola domanda: “Cosa desiderano sapere?”
Nessuno vuole vedere pubblicità di massa nella propria casella di posta, ma piuttosto proposte che possano essere realmente rilevanti.