Che una foto valga più di mille parole, nell’era 2.0 è ormai noto a tutti. L’importanza della qualità e varietà delle immagini per presentare un servizio o un’esperienza è ancora maggiore quando si parla di vacanze, viaggi e hotel, dove il fattore “emozionale” è determinante. In un settore in cui l’online prevale su tutto e in cui l’utente/viaggiatore decide in pochi istanti se scartare o considerare un hotel presente nella mischia della ricchissima offerta del web, la vera selezione la fanno le immagini. Sulle OTA, sui social e sul sito stesso, sono le immagini a presentare in primis una struttura ricettiva e a determinare se l’utente proseguirà o meno la sua navigazione.
I dati parlano chiaro: le immagini vengono immagazzinate nella memoria umana 60.000 volte più velocemente degli elementi testuali, i quali hanno tra l’altro un tasso di condivisione più basso sui social media, dove immagini e video imperversano in modo virale.
Janos Grapow, noto fotografo fondatore di Hotel Photography srl, specializzata in “Hotel and Hospitality Photography”, in un’intervista del febbraio 2016 ha affermato che le fotografie “sono un fattore di brand reputation, nel momento in cui evidenziano come chi gestisce la struttura se ne prenda cura e ci tenga a presentarla in modo adeguato”. Vi presentereste mai ai vostri clienti in tuta? Perché allora presentare al pubblico il vostro hotel con fotografie che non lo rappresentano, o peggio, ne danno una pessima immagine?
Il servizio fotografico di una struttura alberghiera dovrà essere in grado di mettere in risalto non solo le caratteristiche e le peculiarità “fisiche” della struttura stessa, ma anche l’esperienza che l’ospite potrà vivere durante il suo soggiorno. Prima ancora di scegliere il fotografo, il primo passo da fare è quindi definire la storia dell’esperienza che si vuole raccontare, il mood di sottofondo: fate sognare al potenziale ospite il soggiorno nel vostro hotel! Sarebbe interessante, a tal proposito, pianificare delle foto mirate a seconda dei diversi target, in modo da poterle utilizzare anche per specifiche campagne di advertising: a un business man probabilmente non interesserà vedere foto della piscina con famiglie e bambini, mentre una colazione abbondante o un servizio specifico offerto dall’hotel potrebbero colpire la sua attenzione.
Dopo aver pianificato cosa raccontare e a chi raccontarlo, bisognerà scegliere il fotografo più adatto per realizzare il servizio. Affidatevi a professionisti con una ricca esperienza nello shooting alberghiero. Non abusate di modelli, il rischio infatti può essere quello di immortalare situazioni finte; cercate piuttosto naturalezza e autenticità!
Cercate di rappresentare tutti gli aspetti del vostro hotel, dal cibo (importantissima la colazione o lo snack bar) alla convivialità, evitando di cadere in stereotipi scontati e includendo tutti i servizi. Se fotografate il ristorante, coniugate i piatti con l’ambiente; se fotografate una camera, prendete in considerazione l’ipotesi di un letto o una scrivania con sopra degli oggetti personali. Dalle foto deve trapelare esperienza, non banalità, ma soprattutto occorre essere realistici, per non creare aspettative che non si possono mantenere. Sarebbe quindi inutile, anzi controproducente, fotografare arredi e corredi di cui l’hotel non dispone realmente, o camere con vasi di fiori, specchi e decorazioni se poi queste non ci sono. Una foto finta crea finte aspettative ed è un complaint assicurato: con i social e la reputazione online, gli utenti vogliono la verità e pretendono quindi che la struttura gli sia presentata così come la troveranno effettivamente.
Emerge quindi chiaramente l’imperativo di presentare un hotel nel miglior modo possibile, partendo proprio dalle immagini e in questo senso il servizio fotografico dell’hotel rappresenta uno strumento di vendita a tutti gli effetti e, in quanto tale, va definito strategicamente insieme a tutte le attività di marketing.