Oggi, sempre più aziende si affidano all’interattività multimediale, per migliorare la loro immagine sul web e per avvicinarsi al consumatore, in un’era in cui tutto è alla portata di tutti e le distanze si accorciano sempre di più, fino ad annullarsi. Entrano in gioco i social network anche nelle strategie di marketing. La comunicazione si evolve, l’azienda è più vicina al cliente e grazie a questo può accrescere la sua visibilità. I social network offrono una serie di svariati strumenti che vanno dalla possibilità di pubblicizzarsi, segmentando il mercato a cui ci si vuole rivolgere, fino ad attuare l’attività di customer satisfaction direttamente con un click. Molti imprenditori e web manager si trovano a dover fare i conti con le nuove tecnologie e la domanda che tutti, o quasi tutti, si pongono è: “Come rendo interessante per gli utenti e remunerativa per l’azienda, la fanpage aziendale?”.
L’errore più comune che fanno molte aziende è pensare che gestire una pagina social sia semplice, non è proprio così. Occorre un’attenta pianificazione considerando in quest’ordine, – gli obiettivi, – la strategia d’azione, – l’osservazione dei competitors, e la misurazione del return of investiment (ROI). Sa il fatto suo Ikea Italia che ha attuato una strategia sincronizzata multi social di successo. La marca svedese ha saputo sfruttare le potenzialità di facebook, twitter e youtube all’unisono, fornendo contenuti divertenti e altamente virali sulla pagina social che vanta poco più di 422 mila likes, video promozionali e tweets in tempo reale su consigli e suggerimenti. Tuttavia quando si è troppo presenti sul web si rischia di ottenere l’effetto contrario. Ne sa qualcosa Groupaliache in un batter d’occhio è diventato un trening topic su twitter ma con conseguenze negative per il suo brand awareness. La compagnia online si è approfittata dell’attrattività dell’hastag “#terremoto”, riferito al tragico avvenimento avvenuto nel Ferrarese, per fare advertising. Nel giro di pochi minuti il tweet “Paura del #terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!”, seguito dall’offerta commerciale, si è allargato a macchia d’olio facendo diventare Groupalia lo zimbello del web.
Sono parecchie le sfide che una neo fanpage deve affrontare, come ad esempio raggiungere la popolarità anche se la vera prova è convertire i fans in potenziali clienti. La diffusione e la condivisione dei post da parte degli iscritti permette di raggiungere sempre un numero maggiore di utenti attraverso un passaparola virtuale, e attuando dei piccoli accorgimenti è possibile pubblicizzarsi senza fare advertising.
Il re dei social network è senza dubbio Facebook, che con i suoi 850 milioni di utenti attivi è il favorito, sia per la facilità d’uso sia perché offre una serie di strumenti per il business abbastanza funzionali. Di conseguenza per un’azienda risulterà semplice e veloce gestire le proprie campagne pubblicitarie, monitorare le conseguenze delle proprie azioni online e misurare il profitto.
Facebook for business dà la possibilità di creare inserzioni pubblicitarie (a pagamento) veicolando al contempo il traffico sul proprio sito web; l’azienda dovrà effettuare alcuni split test per capire quale inserzione ha maggiore appeal e decidere se investire sul pay per click o il pay per impression. Ma le inserzioni funzionano davvero? Un esempio concreto è rappresentato dalla prima campagna promozionale di Alitalia su facebook, che in pochi giorni ha ricevuto più di 160 mila richieste. La compagnia di bandiera ha deciso di lanciare un’offerta che preveva il 20% di sconto dedicata esclusivamente ai fans, ottenendo più di 800 mila “mi piace”. Un altro valido strumento è facebook insights che permette all’amministratore della pagina fan di visualizzare, non solo una serie di informazioni riguardo gli iscritti, quali i dati anagrafici o i luoghi di provenienza , ma anche la percentuale di coloro che hanno apprezzato un post.
L’universo social è vario e in continua evoluzione, Facebook, Twitter, LinkedIn, Google plus sono solo alcuni dei social network più utilizzati. Ognuno con caratteristiche e funzioni ben precise, sta all’azienda capire quello che fa al caso suo ed essere in grado di sfruttare tutte le sue potenzialità. Ci vuole solo tanta creatività e soprattutto pazienza. È più facile a dirsi che a farsi.
(Valentina Fazio)