Budget 2015. Come sarà il futuro?

Con questa domanda giovedì 13 novembre si è aperto l’incontro organizzato da Errequadro e ospitato da Palazzo Brunaccini, durante il quale sono intervenuti Paolo Gobbetti, direttore di Errequadro, e Sandro Formica, docente della Florida International University, dove insegna Management Strategico.

Durante l’incontro, dal titolo “Le forze del cambiamento. Strategie e management nell’hotellerie”, Formica ha illustrato le basi del cosiddetto “principio del co-allineamento” che volutamente inverte l’approccio abituale al management, spostando il focus dall’interno dell’azienda all’ambiente esterno (tecnologico, ecologico, socio-culturale, economico e politico), i cui trend hanno un impatto diretto sulla realtà di ogni singola struttura ricettiva e da cui necessariamente dipendono le strategie da pianificare.

Le vendite in continua crescita degli smartphone e il boom di download delle apps hanno un impatto sul vostro albergo? Sì, se pensiamo che la fase più interessante per voi del customer journey, ovvero la prenotazione, avviene per lo più tramite mobile. Le forze esterne riguardano la sfera sociale ed i comportamenti dei consumatori, ed il modo in cui si fa uso dei social media. L’opinione delle persone appartenenti alla nostra “cerchia” sui social media influenza sempre di più le nostre scelte in termini di consumo. Il collegamento tra l’ambiente esterno e il task environment (quello interno alla nostra azienda) è più immediato di quanto possa apparire: da questo e dai trend del futuro dipendono le scelte strategiche del nostro albergo, basate su quello che sarà il cliente di domani (un domani più o meno vicino).

Più concretamente, quando un manager stila il suo budget previsionale, che dati utilizza? Se è vero che lo storico è la necessaria base di partenza per confrontare i dati e valutare l’andamento di una struttura, ignorare i trend del futuro non è forse come guidare un’auto guardando solo dallo specchietto retrovisore? Da questa provocazione, Sandro Formica ne lancia un’altra: “La cosa più difficile da imparare? Dis-imparare”, a voler sottolineare l’esigenza di adattarsi e anticipare i cambiamenti, se si vuole evitare il rischio di estinguersi.

L’incontro ha visto la partecipazione e soprattutto il coinvolgimento attivo di numerosi operatori del settore, imprenditori e manager, che a seguire hanno potuto confrontarsi sugli stimoli ricevuti, magari aprendo il sipario a quello che potrà essere un think-tank di esperti per il rilancio del settore o dell’isola come destinazione turistica.