Tripbarometer 2016: qualche spunto di riflessione

tripbarometer_blogInteressanti risultati dall’ultima pubblicazione di TripBarometer, che ha indagato sui fattori motivazionali e comportamentali che portano i potenziali viaggiatori a prenotare online: gli intervistati sono stati più di 36.000, in 33 Paesi e il rapporto può fornire degli spunti utili su come “attrarre” ipotetici ospiti sul Web.
Per la prima volta il TripBarometer ha fornito un’utile profilazione, basata sull’analisi comportamentale, raggruppando in 6 principali categorie i nostri viaggiatori:

1-      Value Seekers: dai 25 ai 34 anni, sensibili al prezzo e con bambini in viaggio (17%);
2-      Luxury Travelers: dai 25 ai 49 anni, con una maggiore predisposizione alla spesa a fronte di un’esperienza di viaggio top-level (19%);
3-      Social Travelers: dai 25 ai 49 anni, “social dipendenti” (16%);
4-      Viaggiatori indipendenti: dai 25 ai 49 anni, viaggiatori in solitaria alla ricerca di nuove avventure (31%);
5-      Ricercatori: dai 25 ai 49 anni, fanatici della pianificazione (35%)
6-      Habitual Travelers: dai 35 ai 64 anni, affatto attenti alla ricerca

Le principali leve su cui bisogna agire per indirizzare la scelta finale risultano essere: il prezzo (47%), la cultura (31%) e il clima (20%). I potenziali clienti confermano, inoltre, la ricerca online come principale fonte di informazioni per la scelta del proprio alloggio (86%). Le recensioni, in particolare, restano i più proficui strumenti di viral marketing a disposizione di una struttura. Non sottovalutatelo, pertanto, perché può succedere che la forza di una destinazione turistica non sia sufficiente a influenzare la scelta finale, o che, viceversa, persino in una destinazione “infelice” perché poco attrattiva, si può giocare su altre leve, ad es. quello della reputazione, per rendere attrattivo il prodotto hotel. Un esempio virtuoso di questo secondo gruppo di strutture è rappresentato dai risultati di un hotel a Caltanissetta che ha registrato per il mese di ottobre un’occupazione pari al 57% e su novembre, con rilevazione a soltanto metà del mese, un’occupazione del 37%, con un ADR superiore alla media della destinazione. L’hotel presenta una crescente conversione (con alto rapporto tra visite e prenotazioni) grazie a una reputazione molto alta su OTA e siti di recensioni, nonostante la sua collocazione geografica.

L’indagine Tripbarometer ha rilevato che il 30% di chi vuole partire inizia la propria ricerca senza avere pianificato la scelta della destinazione e, sempre il 30%, sceglie la destinazione sulla base della scelta dell’hotel più conveniente. Tutto ciò rende l’hotel/prodotto il protagonista della scelta, fattore determinante nell’acquisto: spesso un ospite sceglie un hotel non per motivazioni logistiche e funzionali, ma perché vuole vivere l’esperienza di quello specifico hotel, potendolo poi a sua volta raccontare.
Il barometer ha infine rilevato che il 59% dei potenziali viaggiatori inizia la pianificazione del proprio viaggio prima di un mese dalla partenza. Nello specifico, il 28% lo pianifica un mese prima e il 31%, invece, 2/3 mesi prima. Questi dati possono certamente far riflettere sui margini di revenue che possono essere ricavati da un’attenta analisi della booking window specifica della struttura.