TripAdvisor inizia il nuovo anno confermando il suo passaggio da Social media a portale di intermediazione. La novità è il potenziamento dei Profili Aziendali (a pagamento!), lanciati nel 2010, proponendosi anche ai ristoratori e dividendosi in: Business Advantage per gli Hotel & TripAdvisor Premium per i Ristoranti.
Per le strutture ricettive questa prevede il mantenimento delle tre features principali, con quale novità aggiuntiva:
- strumenti per foto: permette di scegliere le foto preferite e le foto copertina per ciascun album, dando la possibilità di presentare nel modo più significativo possibile gli ambienti della struttura;
- funzionalità promozionali: permette la condivisione di news e eventi relativi alla struttura, che invoglino i potenziali ospiti a prenotare e permette, inoltre, di fissare in evidenza la recensione maggiormente positiva e di mantenerla in cima alla pagina in modo che sia di immediata visione dagli utenti;
- pannello di analisi: permette di avere una visione di insieme dei principali indicatori di performance, come l’analisi della reputazione rispetto ai principali competitors, il numero di click sulle varie sezioni della pagina, l’interazione dei visitatori con le foto, il posizionamento di mercato e la tendenza di domanda.
Prezzi? Come da strategia business ormai consolidata da TripAdvisor: nessun listino, ma prezzi modulati sulle principali caratteristiche della struttura. Ci saranno, però, quattro pacchetti differenziati dai servizi inclusi: STANDARD, senza Gestione contatti telefonici; STANDARD, con Gestione contatti telefonici; PREFERRED, senza Gestione contatti telefonici; PREFERRED, con Gestione.
Lo potremmo considerare un tentativo camuffato di somigliare sempre di più a un portale di intermediazione e non ad una piattaforma social che raccoglie recensioni e commenti dei viaggiatori? La possibilità di prenotare direttamente da TripAdvisor – senza mai uscire dallo stesso, aggiungerei – c’è grazie a Instant Booking (evoluzione di Trip Connect), lanciato nel 2014 negli Stati Uniti e arrivato in Italia nella prima metà del 2016. Quest’ultimo, nell’anno appena trascorso, ha portato una drastica diminuzione degli “atterraggi” sui siti delle strutture e una consequenziale diminuzione delle prenotazioni dirette da sito. E adesso si potenziano le leve a maggiore coinvolgimento: le foto preferite e di copertina per coinvolgere i visitatori, e il pannello di analisi, che porterà il gestore/proprietario a monitorare le performance della propria struttura su TripAdvisor. Inoltre, il prezzo calibrato sulle caratteristiche della strutture non sarà un incentivo all’acquisto da parte di strutture che già non sono rimaste particolarmente colpite dall’efficacia dei Profili Aziendali.
Perde, quindi, il ruolo da protagonista la principale funzione di TripAdvisor: deviare il traffico di visitatori sui canali di prenotazione diretta (sito, email o chiamata). Il flusso di visitatori incontra, infatti, un collo di bottiglia che non permette il proseguimento della navigazione sul sito della struttura.
TripAdvisor come si difende? Nel corso di un’intervista rilasciata a Booking Blog, Gianluca Laterza di TripAdvisor controbatte in merito affermando che si tende a focalizzare l’attenzione – erroneamente – solo sul traffico che arriva sul sito dell’hotel, trascurando, invece, il dato deviato sul canale telefonico: “Se si pensa che il tasso di conversione medio dei contatti telefonici è del 14% circa (ma hotel più strutturati registrano tassi ben superiori al 30%), e si confronta questo dato con quello (assai più basso!) della conversione media dei click (circa 1,5%), si ha l’idea di quanto fuorviante sia il calcolo del ROI che non includa anche il traffico telefonico.”
Quindi, rinnovare o no il proprio abbonamento?